Immagino tu sia qua perchè...

… da qualche tempo hai una difficoltà che ti scomoda.

Certe volte la vita diventa complicata, noi ci sentiamo bloccati e tutto quello che cerchiamo di fare per risolvere non basta. Pensieri spiacevoli riguardo alla nostra situazione critica fanno capolino durante la giornata e la inquinano, lasciandoci meno agili, meno lucidi e meno amichevoli con gli altri. 

Ci sentiamo disorientati, i nostri abituali punti di riferimento vacillano e incominciamo a pensare al passato in modo sgradevole. “Ho sbagliato a fare questo in quel frangente”… “Avessi fatto così adesso non mi sentirei male”… Il futuro invece diventa incerto e noi non lo desideriamo più. “Non vale la pena provarci”… “Non mi importa più ottenere questo”… 

Il presente infine è come la scena di un teatro con un solo attore protagonista. La preoccupazione! Ci sentiamo spenti, fuori forma, senza idee e tutte le nostre relazioni sono come vissute in penombra. 

La luce che ci caratterizzava si è opacizzata e noi ci vediamo come in uno specchio sporco.

Ti stai avvitando…

Succede che abbiamo piccoli intervalli di sollievo da queste pene, l’ottimismo riprende un po’ piede e nei dialoghi con noi stessi ci diciamo: “Ora si che ci siamo”… “Vedi che alla fine non era così difficile”… “Adesso però voglio cambiare veramente”… 

Immancabilmente (e per sfortuna) la nostra fiducia era mal riposta. La crisi successiva è allo stesso modo insistente e noi siamo ancora sconfitti e disarmati. 

E come una vite in un buco stringe gradualmente sempre di più, la nostra esistenza ha sempre meno spazio di creatività a disposizione, ci sentiamo in una morsa, costretti a sopravvivere fino al prossimo precario momento di sollievo.

Quante sofferenze dobbiamo collezionare per esser veramente disposti a cambiare punto di vista? 

Solitamente molte…

Una strada c’è…

Di fronte a queste difficoltà l’essere umano di solito si rifugia nel supporto dei confidenti. Sarà capitato anche a te…

Con mio grande dispiacere, spesso mi vien raccontato che anche questa strada non si rivela del tutto soddisfacente. Ho incontrato molte persone che hanno attraversato un periodo simile a quello che ti sto descrivendo. Una volta che le acque si sono calmate però, ognuna di loro mi ha confidato di aver trovato in me un orecchio attento, una mente comprensiva e uno spazio protetto dove i pensieri potevano essere accolti con delicatezza, ricevendo la cura di cui avevano bisogno.

Spesso la soluzione è a portata di mano ma c’è bisogno di un’altra mente che la aiuti ad emergere: una mente che faccia come il nostro navigatore, come Google Maps. 

Dopo un’esperienza del genere ripetuta per un sufficiente lasso di tempo spesso succede che la persona, pian piano, torna fluente, le idee buone si ripresentano e il nostro rapporto con gli altri ricomincia ad essere giocoso.

"Sopravvivere" è diverso da "Vivere"...

Che cosa c’è di diverso in una persona che “vive” invece di “sopravvivere”? Fondamentalmente una cosa sola: l’originalità. 

Immagina di essere protagonista delle tue scelte… Immagina che ogni gesto della tua quotidianità sia marchiato dalla tua creatività! Immagina che l’abito che metti ogni mattina alla tua giornata sia fatto della tua stoffa! 

E infine prova ad immaginare un futuro non troppo lontano. Un tuo discendente, un nipote, un pronipote racconta la tua storia ai suoi figli che ormai hanno l’età per giudicare. 

La scena si svolge tra cinquanta, cento anni. I ragazzi ascoltano interessati il racconto. Giunti alla fine uno di loro dice: “questa vita non è certo stata brutta, ci sono momenti felici, nemmeno possiamo dire che sia bella, ci sono momenti infelici. Una cosa sola però può esser detta di certo: Questa si che è una vita ORIGINALE.

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Ciao, sono Luca Pezzano

Il mio lavoro come psicologo è pensato per favorire un cambiamento profondo, realistico e autentico, che possa durare nel tempo. Conosco bene il ciclo della sofferenza, la frustrazione di chi si sente intrappolato tra momenti di speranza e ricadute, e so quanto sia difficile uscirne.

Offro uno spazio di ascolto attento e sicuro, in cui i pensieri possono emergere, essere accolti e rielaborati con delicatezza e acume.

Il mio obiettivo non è solo aiutare a superare le difficoltà, ma restituire alle persone la capacità di vivere in modo creativo. Per me infatti, vivere significa essere originali, ideatori e artefici delle proprie scelte, capaci di lasciare un segno personale e distintivo nel proprio mondo, senza manie di protagonismo.

Con il mio aiuto, le persone hanno ritrovato lucidità, fluidità mentale e leggerezza nei rapporti con gli altri. Non solo superando la crisi, ma imparando a vivere con consapevolezza e un rinnovato senso di autonomia.

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